Territorio di Arma di Taggia
Il paese è diviso in tre parti: Taggia, il centro storico, situato nell'immediato
entroterra della Valle Argentina; Levà, la zona industriale; e Arma, località balneare.
Come la vicina Sanremo anche Taggia gode di una temperatura costante quasi tutto
l'anno, su valori tardo primaverili
Secondo fonti locali i primitivi insediamenti umani andrebbero ricercati già nell'epoca
preromana. La più antica testimonianza del luogo risale tra il X e il
VII secolo a.C., grazie al ritrovamento di antiche tombe cinerarie. Come molti
altri paesi e villaggi liguri subì la dominazione dell'Impero romano,
diventando sede militare e di un importante porto commerciale d'imbarco romano,
i quali coniarono il nuovo toponimo di Costa Balenae.
Il villaggio fu distrutto durante le invasioni barbariche e gli abitanti, vittime
anche di rovinose frane per un dissesto idrogeologico notevole, si rifugiarono
allora nel nuovo insediamento di Tabia, costruito anni prima in una zona molto
ben difesa da eventuali attacchi, soprattutto per la presenza di fortificazioni.
Le mura però non impedirono ai pirati Saraceni la devastazione totale
del borgo che fu poi ricostruito e divenne dominio feudale dei Clavesana e poi
ceduto alla Repubblica di Genova, alla quale Taggia, con la sua podesteria, divenne
fedele alleata, seguendone le sorti storiche fino a Napoleone Bonaparte che costituì la
Repubblica Ligure. Rientrò nei confini del Regno di Sardegna dal 1815
e del successivo Regno d'Italia dal 1861.
Tra i monumenti religiosi, da segnalare la Basilica di San Giacomo e San Filippo
e la Chiesa di Nostra Signoria del Canneto. La Basilica sorge sul luogo dell'antica
chiesa romanica dell'XI secolo, dalla quale diverse opere furono in seguito trasferite
nella nuova basilica nel 1675. Al suo interno, corredato dalle quattordici cappelle
laterali, sono conservate le reliquie del santo concittadino San Benedetto. La
Chiesa di Nostra Signoria del Canneto è situata lungo l'antica strada
per Badalucco, la sua edificazione si sviluppò tra due balze; in origine
esisteva infatti anche la sottostante chiesa di Sant'Anna. Eretta molto probabilmente
nel X secolo è frutto di diversi rimaneggiamenti nel corso dei secoli
successivi, specie nel XII secolo. Dopo il riferimento all'abbazia benedettina
di San Dalmazzo di Pedona, il titolo è passato ai Domenicani. L'interno
della chiesa, ora rovinato, presenta un ciclo murale dipinto del 1547 dei pittori
Giovanni Cambiaso, Luca Cambiaso e Francesco Brea.
Il comune basa la sua principale risorsa economica soprattutto sul turismo, maggiormente concentrato nella località costiera di Arma. L'attività agricola, fiorente come negli altri comuni della riviera ponentina, si è sviluppato nella floricoltura o nella coltivazione di prodotti agricoli come ortaggi e agrumi. Molto redditizia è la produzione di olio di oliva, grazie alle ampie coltivazioni di ulivi della varietà taggiasca, denominazione derivante proprio dalla località. In espansione anche l'attività industriale.
Taggia si raggiunge via autostrada lungo la A10 e via stradale seguendo l'Aurelia
La ferrovia pone fermata della tratta Genova Ventimiglia